i giochi dei nostri nonni- Pantere

Ciao a tutti!
Noi pantere abbiamo fatto una bella chiacchierata con i nostri nonni riguardo i giochi che facevano all’ aria aperta.
Abbiamo scoperto che i nostri nonni erano molto più creativi e fantasiosi di noi. Avevano la possibilità di stare fuori in strada dato che di macchine ce n’erano gran poche. Sarà che a quei tempi avevano meno impegni, sarà che i genitori erano meno ansiosi, sarà che non esistevano i telefoni ma di fatto vivevano molto più a contatto con la natura di noi.
Alcuni giochi li conoscevamo già, come nascondino, palla prigioniera, salto con la corda.
Altri non li conoscevamo proprio come lo s-cianco, la morra, il gioco delle pietruzze.
Abbiamo deciso di spiegare le regole di due giochi che ci hanno molto colpite e che secondo noi dovrebbero essere riscoperti.
I giochi che ci hanno colpito di più sono morra e s-cianco.
La MORRA è un gioco particolare che ci ha incuriosite molto, purtroppo sono molto difficili da spiegare le regole a voce. Per impararlo, a parer nostro, è molto più semplice giocarci e conoscerlo un po’ alla volta con l’aiuto di un giocatore esperto.
https://youtu.be/JIg4SIx34GE in questo link c’è una dimostrazione di come si gioca a morra!

Morra

Lo S-CIANCO è un mix di baseball e cricket. Come il baseball ha la base e il battitore (che è un membro della squadra che inizia). Dall’altra parte del campo ci sono i difensori della squadra avversaria. A quel punto il battitore urla “S-CIANCO”, i difensori rispondono “VE’NIA” mentre lo s-cianco (il legnetto con le due punte) vola. Poi si misura la distanza che ha raggiunto con il bastone. Da qui inizia la partita che è molto lunga ed entusiasmante. Speriamo di aver la possibilità di “GIOCARE IL GIOCO” magari al prossimo campo!!!
https://youtu.be/QYfP2aFy1GU qui abbiamo un esempio di come si gioca a s-cianco!

Scianco

Il mercato al tempo dei nonni

I nostri nonni non si ricordano quando è nato il mercato, ma sanno che c’è da tanto tempo. Il mercato era leggermente più piccolo rispetto ad adesso, si svolgeva dal Viale Foro Boario (alle poste) fino a piazza 26 aprile, questo perché via De Gasperi era chiusa e non c’era il mercato come oggi. Gli ambulanti di una volta erano per la maggior parte locali, molti vendono ancora perché passano la licenza alle nuove generazioni.
Davanti alla chiesa c’era una piccola bancarella che veniva dalla Valpolicella e vendeva molte varietà dei formaggi locali.
Diverse bancarelle di fiori e piante si trovavano vicino alle poste.
Alla fine il mercato di oggi si accomuna con quello del passato con bancarelle di vestiti, scarpe, alimentari, piante, fiori, ecc…
Oltre per comprare quello che serve i nostri nonni andavano al mercato anche per scambiare quattro chiacchiere con i loro coetanei.