Il mercato al tempo dei nonni

I nostri nonni non si ricordano quando è nato il mercato, ma sanno che c’è da tanto tempo. Il mercato era leggermente più piccolo rispetto ad adesso, si svolgeva dal Viale Foro Boario (alle poste) fino a piazza 26 aprile, questo perché via De Gasperi era chiusa e non c’era il mercato come oggi. Gli ambulanti di una volta erano per la maggior parte locali, molti vendono ancora perché passano la licenza alle nuove generazioni.
Davanti alla chiesa c’era una piccola bancarella che veniva dalla Valpolicella e vendeva molte varietà dei formaggi locali.
Diverse bancarelle di fiori e piante si trovavano vicino alle poste.
Alla fine il mercato di oggi si accomuna con quello del passato con bancarelle di vestiti, scarpe, alimentari, piante, fiori, ecc…
Oltre per comprare quello che serve i nostri nonni andavano al mercato anche per scambiare quattro chiacchiere con i loro coetanei.

“Piantiamoci su” e Trentino Tree Agreement

Si chiama “Trentino Tree Agreement” la piattaforma nata in seguito alla tempesta Vaia dello scorso 29 ottobre, con lo scopo di sensibilizzare i cittadini sui temi ambientali, valorizzando l’importante patrimonio boschivo e naturale del Trentino che ricopre il 63% del territorio. Il progetto, promosso dalla Provincia autonoma di Trento e sviluppato da Trentino Marketing, prevede anche una raccolta fondi destinata al ripristino di alcune foreste colpite dagli schianti con la collaborazione di Università e Istituti di ricerca

La notte del 29 ottobre 2018, la tempesta Vaia, caratterizzata da piogge alluvionali e forti raffiche di scirocco, colpiva i boschi del Trentino provocando circa 4 milioni di metri cubi di alberi schiantati per la forza eccezionale del vento. Pur nella consapevolezza che le foreste danneggiate rappresentano poco più del 2% dell’intero patrimonio boschivo provinciale, quella tempesta ha lasciato una grande ferita per le perdite economiche, per le ripercussioni sulla sicurezza del territorio e sullo stato fitosanitario delle foreste, nonché per il valore intrinseco del bosco quale parte integrante del paesaggio, della storia e dell’identità della gente trentina.

Fin dal giorno successivo l’evento, istituzioni e privati si sono messi all’opera per ripristinare le aree coinvolte e per risanare questa dolorosa ferita.

A sostegno di questo enorme impegno è nato quindi Trentino Tree Agreement, un progetto di sensibilizzazione e comunicazione ambientale ideato, su impulso della Provincia autonoma di Trento, da Trentino Marketing, Dipartimento agricoltura, foreste e difesa del suolo, Agenzia provinciale delle foreste demaniali e MUSE (Museo delle Scienze).

Valorizzare il grande patrimonio forestale, cercando di favorire una maggiore cultura del bosco, del legno e più in generale della natura alpina attraverso contenuti e sezioni che saranno via via implementati, è l’obiettivo principale di questa piattaforma che prevede anche la possibilità di contribuire concretamente, al ripristino delle foreste colpite, con una donazione gestita della Provincia autonoma di Trento.

Aderire a Trentino Tree Agreement significa siglare – insieme a chi il Trentino e i suoi boschi li visita e li ama -un patto con gli alberi e, con l’impegno di tutti, far rivivere questo prezioso patrimonio comune. Ma anche diventare promotori di idee e comportamenti virtuosi, volti alla sostenibilità ambientale, con l’auspicio che i benefici possano risuonare anche oltre il Trentino.

Trattandosi di un progetto pilota, le attività di Trentino Tree Agreement si concentreranno inizialmente su tre aree: la “Foresta dei Violini” di Paneveggio, la “Foresta dell’Eremo” a San Martino di Castrozza e la “Foresta Nascosta” di Cadino.

Nelle aree individuate dal progetto Trentino Tree Agreement gli interventi di recupero e rimozione degli schianti sono in pieno svolgimento. In particolare a Paneveggio e a San Martino di Castrozza i lavori sono attualmente in fase di conclusione e già nella prossima primavera saranno piantate le piantine ad oggi messe a dimora nei vivai. Nell’area di Cadino, invece, dove il 90% degli alberi è stato abbattuto, i lavori stanno procedendo più lentamente.

In queste tre zone, una volta concluse le operazioni di rimozione degli schianti e di messa in sicurezza, si procederà a piantare gli alberi con criteri selvicolturali e con la collaborazione di Università e di enti di ricerca, affinché questa ferita diventi anche un’occasione per riflettere sui boschi che lasceremo ai nostri figli. Per questa ragione, in tali aree è prevista la creazione di percorsi didattici in modo che chiunque, ma in particolare chi ha contribuito a sostenere con una donazione Trentino Tree Agreement, possa essere testimone della rinascita di questi boschi.

Il monitoraggio delle attività di ripristino sarà curato dell’Agenzia Provinciale delle Foreste Demaniali e verrà condiviso con i sostenitori del progetto grazie a webcam che a breve saranno posizionate all’interno di alcune delle aree identificate. I donatori vengono inoltre aggiornati periodicamente sullo stato di attuazione degli interventi e sulle iniziative aperte al pubblico.

“Il loro progetto ci ha subito colpito per come è strutturato e chiaro, abbiamo subito avuto una bella impressione. Trentino Tree Agreement rappresenta a pieno ciò che stavamo cercando.
Crediamo sia un bel modo per lasciare un segno del 60esimo del nostro gruppo e per “piantarci su” come ci eravamo ripromessi con i nostri festeggiamenti!”

ESSERE SCOUT AI TEMPI DEL COVID-19

Due verticale: AVVENTURA. Diciassette orizzontale: QUARANTENA.
Come è possibile far coincidere queste due parole che sembrano non avere nulla da condividere ?
Nonostante sembri un’impresa impossibile gli Scouts non si arrendono. Anzi come ricordava Baden Powell ,
il fondatore, “sorridono e cantano anche nelle difficoltà”.
I capi reparto del Bussolengo 1, sorridendo e cantando, hanno deciso di non sospendere le attività e di
continuare a incontrarsi in modo nuovo durante questo difficile periodo . Non più lo zaino e gli scarponi ma
computer e app per far videochiamata. Non più lunghe camminate ma km di fantasia.
Settimana dopo settimana le squadriglie hanno accolto le sfide proposte (e sempre diverse ) e sognano di
vincere la meravigliosa sorpresa finale. La classifica cambia ogni volta e la meta è sempre più vicina.
La sfida settimanale consiste in una attività, ad esempio un complicato cruciverba o una caccia al tesoro
fotografica, che i capi danno alle sette squadriglie e che i ragazzi devono completare il prima possibile.
Insieme al gioco è sempre previsto un momento di preghiera da fare insieme perchè lo scout promette di
fare del proprio meglio ma con l’ aiuto di Dio.
Un applauso ai capi reparto per la voglia di combattere la noia e un applauso alle squadriglie che giocano
con entusiasmo. Un messaggio agli amici, ai compagni di scuola di questi Scouts … “i ragazzi sono capaci di
vedere l’avventura in una comune pozzanghera di acqua sporca”. Non bisogna mai dimenticarlo.

Rachele

PIANTIAMOCI SU!! – 60 anni di scautismo a Bussolengo!

1959-2019

60 ANNI DI SCOUTISMO A BUSSOLENGO
“PIANTIAMOCI SU!”

Eccoci pronti a festeggiare il nostro anniversario con tutti i nostri amici scout ed ex scout del Bussolengo 1!

Per l’occasione vogliamo festeggiare tutti assieme con un pranzo in compagnia!

Quando? Il 15 settembre 2019!
Qui sotto la locandina dell’evento con il programma.

Durante la giornata  sarà organizzata una Pesca di Beneficenza Green con l’obiettivo di raccogliere fondi, che saranno utilizzati per aiutare zone montane colpite dal maltempo nell’autunno 2018.

 

Costi del pranzo:
10 Euro – Adulti
5 Euro – Bambini fino ai 10 anni di età
5 Euro – Soci del gruppo Bussolengo 1

 

Per allergie o intolleranze scrivere alla mail
eventi@scoutbussolengo1.it

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WORLD SCOUT JAMBOREE 2019

PREPARATIVI IN CORSO…

Hei hei, sono Stefania , la fortunata ragazza che partirà per l’America tra pochissimi giorni, e partirò per andare al Jamboree.

È da quasi otto anni che ho intrapreso il percorso dello scoutismo e il gruppo Bussolengo 1 è diventato quasi una famiglia e poter fare da porta voce al nostro gruppo, oltre ad essere una grandissima occasione, è anche un onore.

Credo che non tutti lo sappiano, ma cos’è il Jamboree?
Letteralmente è una marmellata di ragazzi (jam=marmellata; boy=ragazzi, marmellata di ragazzi). Questo nome gli è stato dato perché il Jamboree ha da sempre avuto lo scopo di far incontrare e far stare insieme scout da tutte le parti del mondo, senza pensare a guerre o litigi che nel mondo stanno attraversando determinati paesi.

Come già ho detto prima, quest’anno il 24th WJS si terrà in West Virginia, Nord America, presso la Bechtel Reserve. Quest’anno si svolgerà nei giorni tra il 22 luglio 2019 e il 2 agosto 2019.

Prima di partire, il contingente italiano si é diviso in diversi reparti; con il mio reparto “Ponte degli Alpini” ho fatto delle uscite e degli incontri per prepararmi al meglio a quest’avventura. La prima uscita, 15-16 dicembre 2018, ci siamo per lo più conosciuti. Il mio reparto è uno dei pochi, se non l’unico, che accoglie anche ragazzi del Sud Tirolo.

Prima della seconda uscita, abbiamo fatto una specie di raduno degli ambasciatori/ambasciatrici del Veneto. Dopo un gioco durato quasi tutto il pomeriggio, ci hanno consegnato un attestato e un piccolo gadget che potrebbe esserci utile per il Jamboree. Tra questo incontro e la seconda uscita ognuno di noi, ha dovuto affrontare tre sfide, ognuna con un tematica diversa: bellezza, accoglienza e natura, che sono le tre parole chiave di questo grandissimo evento.

Per la sfida bellezza ho deciso di creare un canzoniere insieme alla mia squadriglia del Jam, le alci. Per la sfida accoglienza ho stilato una lista di regole da seguire per un corretto uso del telefono e dei social network nel mondo degli scout; per ultima sfida, con tema ambiente/natura, nell’ultimo periodo mi sono impegnata un po’ di più nella raccolta differenziata, sia nella nostra sede femminile sia a casa mia o a scuola. Così il 25/26 maggio ci siamo ritrovati di nuovo di reparto per l’ultimo incontro prima del grande evento. Questa è stata un’uscita un po’ più a scopo informativo, infatti ci hanno dato tantissime informazioni riguardo a come si sarebbero svolti i 10 giorni in West Virginia.

Ormai parto fra veramente pochissimi giorni, e non vedo l’ora di essere lì. Sono orgogliosa di essere una delle “poche” persone che può vivere un’esperienza del genere, credo che opportunità così capitino una sola volta nella vita; non credo di essere migliore degli altri, sono solo stata molto fortunata. Da questi 10 giorni mi aspetto nuove amicizie, nuove culture. Credo che la cosa più bella sarà vedere come tanti popoli, con diverse religioni, diversi vestiti o diverse lingue possano mantenere e avere a cuore un’unica promessa, quella scout.

Stefania

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Video presentazione WORLD SCOUT JAMBOREE 2019

VdB 2018 – Kung Fu Panda – Branco Lupi della Pace

Sabato 21 luglio i lupetti del Branco Lupi della Pace sono partiti per le loro annuali V.d.B. (Vacanze di Branco) presso Castelvecchio di Valdagno.

In questo paesino sulle piccole Dolomiti in provincia di Vicenza hanno vissuto una settimana intensa e piena di attività, giochi in mezzo alla natura e momenti di condivisione “cacciando” per raggiungere i propri obiettivi.

Il tema delle V.d.B. si é sviluppato all’interno del mondo di Kung Fu Panda dove i lupetti si sono allenati duramente in agilità, pazienza, forza, astuzia e allegria scoprendo le loro qualitá e valorizzandole per riuscire a vincere contro Tai Lung e conquistare la pergamena del guerriero dragone.

Il ritorno previsto per sabato 28 ha visto i genitori raggiungere i propri figli per celebrare insieme la Santa Messa e per festeggiare la conclusione di questa settimana con il pranzo tutti assieme!

Staff LC

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Route 2018 – Via Francigena – Noviziato Arcadia

Ciao a tutti!
Oggi vi raccontiamo la nostra route, un’esperienza che ci ha aiutati ad avvicinarci come compagni di viaggio e amici.
Siamo partiti il giorno venerdì 20 luglio e dopo ore di viaggio in bus siamo giunti ad Altopascio (Lucca), dove abbiamo passato la prima notte.
Sabato mattina è cominciata la nostra avventura a piedi sulla via Francigena con meta finale Siena.
Questa route ci ha insegnato che camminare insieme, anche se faticoso, è comunque una gioia, ma soprattutto ci ha insegnato lo spirito di condivisione e di essere una comunità.
Assieme abbiamo passato momenti felici, ma anche momenti faticosi, che siamo riusciti però a superare grazie al sostegno reciproco.
In conclusione, questa route è stata un’esperienza unica ed emozionante.

Noviziato Arcadia

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Route 2018 – Parco del Majella – Clan Busa

In 7 giorni, dal 9 al 15 Agosto, noi ragazzi del Clan Busa ci siamo avventurati alla scoperta dell’altopiano della Majella entrando in contatto con la cultura e le usanze del luogo. 7 giorni di duro cammino, tanta fatica e moltissimo divertimento.
La partenza, dopo diverse ore di treno, è avvenuta a Caramanico Terme che oltre alla bellezza del borgo ci ha riservato un grande acquazzone con tanto di grandine, finita la tempesta senza rassegnarci abbiamo iniziato il cammino in direzione Decontra, frazione di Caramanico. A Decontra siamo stati accolti da un agriturismo dove siamo venuti a conoscenza di Nonno Paolino, simpatico vecchietto di 92 anni con tante storie da raccontare, terminato l’incontro abbiamo cercato l’area pic-nic e abbiamo piantato le tende.

Il secondo giorno è stato sicuramente uno dei più duri, da Decontra abbiamo raggiunto il rifugio Pomilio (1888 m) passando per il rifugio Di Marco facendo ben 1100 metri di dislivello. Siamo sorprendentemente arrivati a destinazione intorno alle ore 15 e abbiamo finalmente potuto goderci il pranzo. Nel pomeriggio il tempo è stato avverso e siamo stati costretti a rifugiarci nel rifugio con una fetta di torta e un caffè, in quelle ore abbiamo iniziato a parlare della carta di clan, un documento nel quale scriviamo come deve essere il nostro clan e in cosa si riconosce la nostra comunità.

Il terzo giorno, secondo l’itinerario dovevamo tentare di conquistare la vetta dell’impervio Monte Amaro(2793 m), tuttavia le condizioni del meteo hanno fatto cambiare idea ai nostri capi che dopo diverse ore di analisi e consultazioni hanno saggiamente deciso di eliminare la tappa e ricalcolare il percorso. Siamo quindi tornati a Caramanico passando per Deconta cambiando sentiero rispetto a quello del giorno prima, da Caramanico abbiamo preso un autobus per Sant’Eufemia dove abbiamo trovato ospitalità presso un campeggio che ci ha offerto una parte di terreno per piantare le tende, la sera abbiamo raggiunto il paese dove abbiamo mangiato pizza fritta proveniente dalla sagra, tornati in campeggio ci siamo immersi in una lunga e emozionante veglia alle stelle.

Il quarto giorno, dopo la messa, siamo ripartiti in direzione Passo San Leonardo per poi raggiungere verso sera Fonte Romana, probabilmente è stato il giorno più caldo poiché abbiamo passato diverso tempo sotto il sole e sulla strada asfaltata, alla sera però ci siamo ben rinfrescati con la gelida acqua della fonte e abbiamo ancora una volta discusso della carta di clan.

Il quinto giorno abbiamo raggiunto Campo di Giove riprendendo il programma iniziale, a questo punto noi ragazzi ci siamo divisi con il compito di chiedere ospitalità a perfetti sconosciuti nella speranza di trovare un tetto sotto cui dormire e un pasto caldo, fortunatamente tutti ce la siamo cavata al meglio sfidando i nostri limiti e imparando l’arte dell’arrangiarsi. Grazie a questa esperienza abbiamo avuto la possibilità di conoscere la bontà e l’ospitalità delle persone e del luogo.

Il sesto giorno ci siamo ritrovati tutti a Villalago, abbiamo dedicato la giornata alla scrittura della carta di clan, ci siamo poi diretti a Sulmona dove abbiamo dormito in parrocchia dopo aver passato diverso tempo a discutere della route appena vissuta in un momento di verifica collettiva.
L’ultimo giorno lo abbiamo perlopiù trascorso in treno sopportando pazientemente più di 180 minuti di ritardo.

Ora la route è finita e con lei anche l’anno scout è ormai giunto al termine. Ci rivediamo tutti ad Ottobre per un nuovo inizio.

Clan Busa

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Campo EG 2018 – Una notte al Museo a Malga Ime

THE NEW YORK TIMES
News del mese “Una notte al Museo a Malga Ime”

In occasione del 125° anniversario, il direttore del Museo di Storia Naturale di New York City ha scelto di tenere aperto il Museo 24 ore su 24 per due settimane: dal 22 Luglio al 04 di Agosto 2018. I reparti “Mario Mazza” e “La Quercia” del gruppo Bussolengo 1 non hanno voluto perdere questa occasione e si sono catapultati a Malga Ime, Spiazzi.

I nuovi guardiani notturni si sono presto accorti che, con il loro arrivo, le civiltà esposte nelle sezioni del Museo prendevano vita, grazie ai poteri magici della tavoletta egiziana del faraone Ahkmenrah! Nel corso delle due settimane Unni, Romani, Cow Boys, Indiani,
Primitivi, Egizi e Teste dell’isola di Pasqua si sono fatti conoscere meglio e hanno espresso le loro qualità in diversi ambiti.

Durante il campo, i ragazzi del quinto anno hanno raggiunto Riva del Garda attraversando il Monte Baldo camminando in notturna e di giorno, con bus e traghetti. Nel frattempo il reparto ha raggiunto a piedi il Rifugio Chierego sotto un bel sole cocente.

Al termine delle due settimane il dire
ttore e i guardiani notturni hanno voluto premiare le civiltà che si sono dimostrate più abili, consegnando loro le chiavi del Museo: Egizi (SQ. Tigri) hanno conquistato il Totem di Campismo, Unni (SQ. Cobra) quello di Hebertismo, Teste dell’Isola di Pasqua (SQ. Aquile) hanno vinto il Totem di Pioneristica, Cow Boys (SQ. Sparvieri) hanno conquistato Stile e Animazione ed infine i Primitivi (SQ. Leoni) hanno vinto i Totem di Cucina, Zecche e Campo 2018.

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Superiamo i Nostri Limiti. from 1959