Route Noviziato 2017

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Cosa potrà mai essere una settimana, paragonata ad una vita intera? Eppure i ragazzi del Noviziato Flaiai del Bussolengo 1 in così poco tempo hanno saputo apprezzare e rivalutare il prezzo di divertimenti e fatiche, in un viaggio che li ha chiamati a mettersi in gioco per la ricerca della propria leggenda personale, come il protagonista del libro “L’Alchimista” che li ha accompagnati nel corso dell’intera settimana.

Il 5 agosto, animati da ansie e gioie, sono partiti per la fantomatica Route estiva. Dopo aver preso un numero imprecisato di treni e autobus, i nostri ragazzi sono finalmente giunti a Fontana di Bresimo -Tn- e da qui ha avuto inizio il loro cammino vero e proprio. La loro strada però, non è sempre stata in discesa! Eufemismi a parte, possiamo affermare che è stato davvero un percorso faticoso, ricco di fatiche e di soddisfazioni indimenticabili, costellato da momenti unici che hanno fatto crescere notevolmente questi ragazzi.

Guidati dai capi infatti, sono riusciti non solo a sfidare loro stessi superando i propri limiti, ma anche a maturare da un punto di vista interiore riscoprendo sotto un’altra ottica la fede cristiana.

Il primo giorno i ragazzi giunti al bivacco si sono potuti dare una piacevole rinfrescata e si sono potuti rilassare con un po’ di yoga. Le cose fino a quel momento, però, erano state fin troppo semplici ed è così che il giorno successivo vengono messi a dura prova da una violenta grandinata. Dopo aver trovato rifugio in una stalla vuota, trovano sollievo nelle miracolose minestrine in busta e creando una stufa di fortuna riescono addirittura ad asciugare (qualcuno anche a bruciare) scarponi e armamenti vari.

Salutati due compagni, i nostri ragazzi si rimettono in marcia. Valicano monti, attraversano vallate, scappano da mucche, dormono in tenda, affrontano salite infinite sino ad arrivare a Passo Mandriccio dove possono ammirare Gran Zebrù, Zebrù e Ortles. Giunto a Sulden -Bz- il nostro noviziato prepara una cena internazionale (con grande dispiacere di tutti coloro che dovevano rappresentare la Bolivia!). Infreddoliti e bagnati i ragazzi decidono che quello è il momento giusto per cercare un riparo di fortuna. La ricerca parte e dà un risultato quasi insperato: posto caldo asciutto e confortevole, l’ideale per un sonno ristoratore!

Il giorno seguente, dopo aver raggiunto la Val Venosta, i capi comunicano loro che quel giorno, muniti di una mela e un pezzetto di cioccolata, sarebbero partiti per l’hike. Nonostante qualche timore iniziale tutti partono abbastanza fiduciosi e soprattutto speranzosi di poter fare una doccia. L’indomani i capi aspettano i ragazzi a Müstair in Svizzera e, una fetta di Strüdel dopo l’altra, tutti raccontano la loro avventura.

Dopo aver visitato l’importante monastero di San Giovanni e aver subito l’impeto dell’ennesima grandinata il gruppo si dirige a Resia. I nostri ragazzi, ormai abituati a sistemazioni fantasiose, decidono di accamparsi fuori da una scuola e, dopo un torneo di briscola e un bivacco serale animato su paura e coraggio, possono finalmente infilarsi nei sacchi a pelo.

È l’ultimo giorno e, dopo la visita al Lago di Resia, il noviziato comincia il viaggio di ritorno. Un corteo di genitori, fratelli ed amici è pronto ad attendere i nostri eroi alla stazione di Domegliara e ad ascoltare le loro storie di amicizia e fatica che dimenticheranno difficilmente.

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