Eccoci qua! Quest’anno il nostro branco ha vissuto una fantastica avventura nel tempo e nello spazio in compagnia di Doc, Marty e Jennifer e della loro fantascientifica macchina del tempo. Il nostro laboratorio si trovava in un paesino in Val Camonica (Cevo) con una strepitosa vista sulle catene alpine limitrofe.
Nei primi giorni abbiamo conosciuto i nostri compagni di viaggio e aiutato Doc ad effettuare gli ultimi ritocchi sulla sua macchina. Terminato il lavoro siamo finalmente riusciti a partire; come prima tappa ci siamo ritrovati nell’antica Grecia dove abbiamo tentato di scalare il monte Olimpo, superando nel percorso diverse prove e incontrando personaggi stravaganti come Ermessa la sacerdotessa e Giasone. I nostri viaggiatori, entusiasti dell’esperienza appena vissuta hanno deciso di sperimentare l’ignoto provando una giornata nel futuro, portandosi appresso tutto il branco. Ci siamo quindi ritrovati nell’anno 2885 in una realtà al contrario. Alla mattina abbiamo dovuto mangiare piadine con prosciutto, a pranzo abbiamo gustato un ottimo gelato con della frutta, a merenda ci è capitato un piatto di pasta fredda per concludere poi con una cena di uova e bacon! Che dire una giornata alquanto insolita nella quale i nostri protagonisti ne hanno passate di tutte i colori capendo che forse era meglio viaggiare nel passato rispetto all’ignoto futuro.
Durante la settimana abbiamo poi visitato: il medioevo in Europa, la Cina nell’epoca di Marco Polo e l’epoca degli indiani d’America, ritrovandoci a dover affrontare: giostre medievali, ricerche di tesori antichi e battaglie tra indiani e cow boy. In questi giorni con il branco abbiamo poi affrontato il viaggio anche dal punto di vista della fede andando a rivedere insieme le varie tappe della vita di San Paolo a partire dalla conversione. In una delle serate abbiamo potuto ascoltare la testimonianza degli scout che hanno vissuto una delle epoche più buie della nostra storia: il fascismo. Abbiamo ascoltato le storie delle Aquile randagie, gli scout clandestini, immedesimandoci nella loro situazione, capendo così quanto lo scautismo è stato importante nel passato e quanto siamo fortunati oggi a poterlo vivere in libertà.
Alla fine dell’ultima tappa Doc ha realizzato che il viaggio sicuramente ci ha arricchiti e ci ha fatto crescere, ma è importante non rifugiarsi nei ricordi del passato o vivere col timore del futuro ignoto.
Talvolta facciamo viaggi e cerchiamo lontano e fuori di noi risposte, che invece possiamo trovare dentro di noi o nelle persone a noi vicine. Ieri è storia… domani è un mistero… oggi è un regalo ed è per questo che si chiama presente !
Buona caccia fratellini e sorelline!